Dopo il successo de Le signore in neroMadeleine St John torna con un nuovo libro dedicato al mondo femminile.

La critica ne parla benissimo, personalmente non mi ha fatto impazzire.
Lontano anni luce dall’ironia delle Signore in nero (link Amazon) e da quella leggerezza che caratterizzava la scrittura e la trama del libro precedente.
Ma andiamo con ordine.

La trama della donna quasi perfetta

Flora è sposata con Simon, un matrimonio come tanti, apparentemente solido e duraturo. Tre figli appaltati quasi esclusivamente alle cure materne.
Una vita normale tra impegni familiari e lavorativi.

Durante le vacanze estive in Francia, mentre Flora è via con i bambini, Simon, conosce una donna di cui si innamora e con cui avvia una relazione che si protrae per tutto il libro.
Madeleine St. John ci porta alla scoperta di questi incontri extraconiugali cercando di indagare le motivazioni che legano Simon a Gillian: l’estremo egocentrismo maschile da una parte, l’eccesso di autonomia femminile disinteressata alle relazioni stabili dall’altro, che inevitabilmente finiscono per mischiarsi.

Simon porrà fine alla sua relazione segreta solo quando, scoperto, sarà messo con le spalle al muro e Gillian si allontanerà gradualmente da lui per le ragioni opposte, quando il legame si tramuterà in qualcosa di più di una semplice attrazione. Un piano non previsto.

Il lettore è a conoscenza di tutto, e in un qualche modo sul finale l’autrice ci fa intendere che anche Flora aveva intuito e chiuso più di un occhio sull’atteggiamento del marito.

Cosa ci vuole dire il libro

Fondamentalmente il libro tratteggia due tipologie di personaggi: la figura di Simon, il marito di Flora, perso in una relazione apparentemente senza legami, egocentrico, ma comunque vincolato alle figure femminili che gli ruotano attorno. E le donne: autonome, forti, molto più di quanto non appaiono, e che nonostante non siano più nel fiore degli anni, riescono ad avere il controllo sulla loro vita e sulle loro decisioni molto più di chiunque altro.

Una precisazione

Non so chi abbia scritto il retro di copertina del libro, ma sicuramente qualcuno che il libro non l’ha neanche aperto. Discordante è dire poco.
Dalla sinossi sembrava la descrizione di un romanzo in cui 3 donne si confrontavano sui fatti della vita sorseggiando un tè in salotto e dandosi manforte.
Ecco, perchè lo sappiate, non è affatto così.

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