Continua la carrellata dei sei libri finalisti al Premio Strega 2020 , Tutto richiede salvezza di Daniele Mancarelli che è tra l’altro già il vincitore del Premio Strega giovani 2020.
La trama
Daniele ha vent’anni quando a seguito di un’esplosione di rabbia, viene sottoposto a un TSO, trattamento sanitario obbligatorio.
Una settimana da passare in un reparto di ospedale dedicato alle persone con problemi psichiatrici, in una stanza con altri 5 pazienti che come lui non sono in grado di domare le emozioni: amano troppo, troppo poco o sono ormai quasi distaccati dalla vita.
I personaggi
A fianco al suo letto Madonnina, occhi che vagano e una sola frase detta a ripetizione “Maria ho perso l’anima! Aiutami Madonnina mia!”
Insensibile al caldo feroce di giugno, al tempo che passa scandito da pranzo e cena, da ciò che capita intorno.
Dall’altra parte Giorgio, un ragazzone che non sa domare la sua forza, il corpo di un uomo nella mente di un ragazzino senza gli strumenti per gestire un lutto.
Davanti a lui il vuoto degli occhi di Alessandro, fissi in un punto ignoto sopra la sua testa, sempre lo stesso sguardo in qualunque ora del giorno e della notte.
Vicino alla finestra Mario, il saggio maestro delle elementari che mangia solo mele cotte e si prende cura di un uccellino che ha fatto il nido fuori dalla finestra; e Gianluca bipolare uomo chiuso nel corpo di donna, donna insespressa nel corpo di uomo.
A parte la mia famiglia, che conosce, e subisce, nessun altro è al corrente della mia vera natura.
In realtà, c’è anche qualcun altro.
Me ne rendo conto solo ora.
Sono i cinque pazzi con cui ho condiviso la stanza questa settimana della mia vita.
Con loro non ho avuto possibilità di mentire, di recitare la parte del perfetto, mi hanno accolto per quello che sono, per la mia natura così simile alla loro. […]
Quei cinque pazzi sono la cosa più simile all’amicizia che abbia mai incontrato, di più, sono fratelli offerti dalla vita, trovati sulla stessa barca, in mezzo alla medesima tempesta, tra pazzia e qualche altra cosa che un giorno saprò nominare.
Tutto richiede salvezza
E’ un libro potente, perchè racconta senza fronzoli una malattia che ci accomuna tutti, chi più chi meno.
La tensione dei rapporti familiari, la gestione di un lutto, la necessità di trovare un’identità che ci appartenga e il desiderio di essere qualificati non come uno in mezzo a tanti, ma come soggetto speciale.
Daniele scrive poesie per la madre, facili dirette, perchè lei le possa capire ed è così tutto il linguaggio del libro, infarcito di dialetto romano; ma immediato.
Non gira intorno neanche alla sua malattia che spiega con una parola: salvezza.
Già vincitore del Premio Strega giovani, davanti a Gianrico Carofiglio, La misura del tempo e Febbre di Jonathan Bazzi; è un romanzo davvero intenso che tutti dovremmo leggere per provare a guardarci allo specchio e rispondere alla domanda, cosa vedo?
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