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Ho scoperto un’altra cosa sui catalani che non sapevo. Sono amanti dei fuochi artificiali, sparati ad altezza occhi.
Facciamo un passo indietro
A Barcellona, nella settimana di Ferragosto (dal 15 al 21) il Barrio di Grácia ospita la sua festa Mayor. Una settimana di festeggiamenti, musica, danza, effetti pirotecnici e costumi.
Le strade le quartiere si vestono, ogni strada con un tema diverso, dal nulla e dalle mani sapienti di artigiani della cartapesta nascono scenografie urbane che competono per il titolo di migliore che viene proclamato l’ultimo giorno.
A cornice di questo carnevale alternativo: spettacoli di danza, ovviamente cibo e bevande da passeggio, musica e fuochi d’artificio.
Te lo spiego con una foto
Sotto casa mia, evidentemente si deve essere diffusa la voce che io ho la volatilo fobia, hanno allestito un’intera piazza a tema Uccelli di Hitchcock quindi ci sono piccioni di plastica, tessuto, cartapesta, appesi ovunque con mia somma indignazione e terrore.
Ad ogni modo, le creazioni sono mirabili, segno evidente che c’è un lavoro alle spalle certosino per riuscire a guadagnare l’ambito premio da tramandare ai posteri.
Ieri abbiamo assistito all’apertura della festa con tanto di sfilata d’onore sotto il Palazzo Comunale.
Ogni contrada si è mostrata con la sua peculiarità folcloristica. C’erano i gigantes, enormi statue che rappresentano personaggi importanti locali o maschere della tradizione che vengono indossate, i bastoners, che suonano a ritmo di musica bastoni di legno creando coreografie, carretti trainati da cavalli da cui partono caramelle in ogni dove, e i correfocs questi devo dire più di tutti hanno attirato la mia attenzione.
Si tratta di gruppi di 5,8 persone, compresi bambini, vestiti da diavoli che imbracciano dei bastoni di legno su cui sono legati dei candelotti di fuochi artificiali che agitano al ritmo dei tamburi in sottofondo in mezzo alla piazza in direzione del pubblico.
Con “agitano in direzione del publico” vuol dire che a una distanza di sicurezza assolutamente irrisoria segnatala da un nastro bianco e rosso volano incandescenze luminose ad altezza volto.
Il risultato è un mix di oooohhhhh, wow e fatti più indieeeeeeetro!!
Foto che rendono l’idea
Mi sono dimenticata di dire che ad aprire la festa c’erano degli sparatori, non saprei come chiamarli, che a fucile imbracciato sparavano a salve a ritmo scandito. Loro con i tappi, noi definitivamente sordi.
Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni spagnoli è che se c’è una cosa che questi iberici sanno fare bene, è far festa.
Da noi esiste il ferragosto, 1 giorno. Qui ne dura 6.
Da noi solitamente i grandi eventi sono di sabato o domenica ma si concludono alle 24:00 per permettere alla gente il giorno dopo di andare a lavorare.
Qui l’ultimo concerto che chiude il ciclo musicale inizia alle 2 di notte di martedì con fuochi artificiali e buona pace di quei poveri disgraziati come me che il giorno dopo si alzano alle 7:30 per lavorare.
Nonostante tutto, trovo questa festa meravigliosa. Le installazioni sono originali, fatte in casa con intelligenza e dedizione che si protrae per tutto l’anno, un miscuglio di giovani e più attempati che collaborano per una festa che ha molto del paese e poco della frenesia della città.
Anche i libri hanno il loro spazio, bellissima l’installazione dedicata a Harry Potter con tanto di veridica Diangon Halley, negozio dei fratelli Weasley da cui esce un braccio che alza e abbassa meccanicamente un cappello, la biblioteca di Hogwart e la Gringot Bank da cui sbuca il drago incatenato.
Ultimo ma non da meno, mi è stato regalato un bellissimo cactus di pezza che aumenta la collezione delle mie piante preferite. Che sia di buono auspicio per tutti i progetti futuri.
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