les italiens

Avevo fatto la conoscenza del Commissario Mordenti e della sua squadra Les italiens, con il libro Pessime scuse per un massacro e mi ero ripromessa che sarei tornata a trovarlo. L’ho fatto ma questa volta ho cominciato da dove tutto ebbe inizio.

Les Italiens infatti è il primo libro di una fortunata serie di 7 volumi di Enrico Pandiani, che vede come protagonisti i poliziotti della Brigata Criminale di Parigi guidata dal commissario Jean Pierre Mordenti.

Da quando sei anni prima il commissario Bruno Pennacino aveva messo insieme la squadra, era la prima volta che ci beccavamo una bastonata del genere. Brunazzi, Livi e Martini erano la vecchia guardia, fra loro parlavano in italiano e vivevano di pasta al sugo. Alain e io erano arrivati in seguito, giusto un anno prima che anche Coccio entrasse a far parte della banda. il vecchio Pennacino era convinto che gli sbirri di origine italiana fossero più solari, più allegri e fantasiosi. Così, a poco a poco era venuta fuori questa storia degli italiens. 
Pennacino era andato in pensione 8 mesi prima e la squadra era passata sotto il mio comando. Nemmeno un anno che la dirigevo e già me ne avevano fulminata metà.

Ecco quello che succede

Una normale giornata in commissariato: una signora seduta davanti alla scrivania a denunciare la vicina di casa perchè il cane marca il territorio sempre davanti alla sua porta d’ingresso.
Un cecchino fa fuoco da un palazzo adiacente e la “squadra” viene decimata. Morti, sangue dappertutto.
Parte la caccia all’uomo in cui Mordenti, si troverà suo malgrado predatore e preda allo stesso tempo.
Il poliziotto è braccato ed è costretto a fuggire da un gruppo di sicari senza scrupoli.
Ombra del Commissario è la più improbabile delle eroine: la bellissima e terrorizzata pittrice transessuale che gli è stata appioppata dal suo superiore.
I due affronteranno ogni tipo di ostacolo prima di trovare il bandolo della matassa e punire i colpevoli.

What else?

E’ una lettura schietta, di pancia, a tratti cattiva che non risparmia i dettagli dei morti e quando trucidano malamente il “cattivo” non puoi che provare una certa soddisfazione, perchè affezionarsi a Mordenti e ai suoi tutto sommato è molto facile.

Il primo proiettile ha attraversato la finestra con un colpo secco, è entrato nella pancia di Gaston, ha fatto il Tour de France fra le sue trippe ed è uscito poco sotto la scapola sinistra. Poi si è conficcato nel muro. 
Il secondo e il terzo hanno polverizzato una pila di compact disc e la Tour Eiffel di cristallo poggiata sul computer di Servedoni. Due vibrazioni dal vetro mentre Gaston si accasciava per terra.
Il quarto ha trapassato con un tonfo sordo il torace della tipa seduta davanti a me e il quinto le ha attraversato la testa portarsi via frammenti di osso, sangue, idee e cose varie.

Polizia corrotta, amicizie solide, amore a diverse prospettive e una narrazione iper avvincente fanno di questo libro un giallo da cui ci si stacca solo all’ultima pagina.

Appassionati del genere e dilettanti in cerca di adrenalina questo libro ve lo consiglio proprio. Cuori deboli e suscettibili c’è sempre Piccole Donne.

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