Niente è come appare.
Mark: un uomo premuroso, felice, innamorato della sua Sarah, un lavoro come attore, un vita di affetti.
Karl: un serial killer represso, accanito, perfido.
Mark e Karl sono la stessa persona ma Mark non lo sa. lo scopre strada facendo, quando il disturbo dissociativo di identità si fa sempre più forte fino a prevaricare sull’uomo in favore della bestia.
E’ un triller psicologico tesissimo con scambi continui tra i personaggio. Ti tiene attaccato al libro dall’inizio alla fine: un mix vincente in cui rivedo tanto: Io uccido, ma anche Il ritratto di Dorian Gray e perché no anche un po’ di Harry Potter nei momenti di suspance di incontro con Valdemortot.
Ho pensato per diverse pagine che questo libro potrebbe essere un bellissimo film, il personaggio cattivo con l’impermeabile armato di cordino per disegnare la sua arte a suon di strangolamenti, quello buono sottomesso e spaventato che combatte con tutte le sue forze per contrastare la parte cattiva. Mai come in questo caso calza a pennello il detto ” la prima sfida è con se stessi”.
Molto azzeccate anche le poesie che accompagnano in cima ad ogni pagina i capitoli, e introducono all’argomento, come quella del prologo di Bukowski
Il vero passo avanti è capire le donne e l’amore. O forse il passo avanti era saper uccidere con indifferenza.
Incuriositi? E’ un libro da leggere anche perché è di un giovane autore che merita di emergere.
Il libro è acquistabile qui, buona lettura!
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