lunedì

Avevo scritto un post stamattina che anticipava la mia recensione su questo libro. Le motivazione che mi hanno spinto a pubblicarla oggi risiedono in un unico concetto che può riassumersi con un termine: lunedì.

Il lunedì è una giornata difficile, di solito, perchè è il primo giorno dopo il weekend, perchè davanti a te hai ancora 5 se non 6 o 7 giorni lavorativi e perchè si insinua il costante pensiero di rimandare a domani, ma prima o poi quelle cose rognose le devi fare.

Ma anche perchè lunedì è un nuovo inizio. O almeno lo può rappresentare.

Se siete disposti ad andare oltre il titolo del libro, scoprirete che è un volume che si adatta perfettamente a tutti i lavoratori, o meglio:

  • a quelli che vorrebbero aprire un’impresa e sono terrorizzati di essere fuori dal mercato ancora prima di cominciare
  • quelli che lavorano in un’azienda che non funziona e sono curiosi di sapere perchè
  • i curiosi che vogliono andare oltre e scoprire le logiche di mercato.

I peccati capitali

La domanda che attraversa tutto il libro è la chiave di volta anche per la sua risoluzione: perchè il marketing classico non funziona più?

Da qui partono 10 peccati, errori, capitali che le aziende commettono più o meno costantemente, allontanandosi piano piano dal mercato, in alcuni casi fallendo, in altri riducendo sensibilmente il loro fatturato.
Non ci sono solo gli errori però, ma anche le possibili cure con consigli pratici ed esempi concreti di realtà industriali.

Personalmente sono sempre stata affascinata da libri come questo, per due ragioni completamente opposte:

  1. da un lato perchè è il mio lavoro
  2. dall’altro perchè ho sempre pensato quanta verità ci fosse negli scritti e quanta poca applicabilità ci fosse nella vera vita lavorativa.

In tutti i libri di marketing che ho letto il concetto, sicuramente corretto, è la suddivisione dei compiti. Un’azienda che funziona ha dei reparti, i reparti sono motivati da un capo, che a sua volta è motivato da qualcuno sopra di lui e ogni settore si occupa di una parte di mercato, fa indagini dettagliate per capire i veri bisogni dei consumatori e tira fuori dal cilindro l’idea geniale che fa incrementare le vendita del 50%.

Momento personale

Purtroppo non hanno tutti la fortuna di lavorare da BMW, da Coca- Cola o da Harrods, dove forse ci sono i soldi per investire in ricerca e sviluppo e indagini di mercato. La maggior parte di noi non ha un reparto di appartenenza, non ha un team su cui contare e difficilmente le risorse per fare delle indagini o puntare sulla formazione personale e aziendale.

La maggior parte di noi fa dei tentativi, sperimenta, inventa delle strade per risolvere i problemi di piccola e media portata, contando solo sulle proprie capacità e sulla necessità di rimediare alle circostanze avverse con un budget inesistente che alle volte va attingere al proprio portafogli.

Penso che guardare lontano serva per focalizzare i propri obiettivi, sarebbe bello però se ogni tanto qualcuno parlasse non delle eccezioni, ma della normalità lavorativa che purtroppo è molto distante da tutti i manuali che affollano le librerie.

Nonostante tutto, non penso che questi strumenti siano inutili, anzi. Sono un ottimo sussidio per chi ha voglia di cambiare e provare ad impostare il business su un modello che ha dato i suoi frutti. E anche queste è formazione.

Dicevamo…

Come dicevo è un libro che si presta a tutti, non solo agli addetti ai lavori. Non lo consiglio sotto l’ombrellone, ma in una meditativa giornata uggiosa di lunedì sera potrebbe fare al caso vostro, magari è il libro giusto per lanciare la vostra idea imprenditoriale.

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