Dalle origini
La storia di 6recensito è in un qualche modo una storia di sottrazione, perché nasce da mancanze. Forse per questo ci sono così affezionata. È la dimostrazione tangibile che dalle scomparse può nascere qualcosa di bello.
I passaggi:
Inizialmente non si chiamava così. Ma 6agosto.wordpress – era un progetto free concepito come regalo di compleanno per una persona nata in quella data. Dedicai questo esordio di blog a mia nonna, scomparsa nella primavera di quell’anno, grandissima lettrice soprattutto negli ultimi anni della sua vita.
Nella pagina a proposito ho mantenuto lo stesso contenuto di allora.
La persona a cui regalai il blog lo prese così, per quello che era allora: un regalo creativo, non molto di più, con 20 recensioni appena.
Ma era una nostra abitudine quella di farci regali creativi, questo per me fu il meglio riuscito. Era il 2017.
Il destinatario del regalo se ne sarebbe andato nell’inverno del 2018, ma io questo allora non lo sapevo.
Ho lasciato il blog in freezer per qualche mese, a dire la verità quasi un anno, con poche rare incursioni.
Poi nel 2018 mio papà, suo malgrado, ha deciso che le sue montagne si scalavano meglio dal cielo.
Ho capito che scrivere mi aiutava a distrarmi a occupare vuoti che non avevo voglia di ascoltare. 6agosto.wordpress si è evoluto in www.6recensito.it con un balzo di qualità notevole. Era giugno 2018.
Ho mantenuto il 6 per la sua storia e perchè in qualche modo marcava l’inizio di qualcosa.
E’ passato un anno dalla creazione di 6recensito e due anni dall’origine del blog. Posso dirmi soddisfatta di qualche piccolo traguardo, forse più di tutto della perseveranza anche quando non vedi risultati tangibili.
Leggere è una scelta di vita che farei indipendentemente dal mio progetto editoriale, forse ad un livello diverso, forse con un un po’ meno premura.
Ho avuto la possibilità di leggere tanto, tantissimo. Di aprire rubriche a cui faccio fatica dare seguito con costanza, ma che mi aprono nuove prospettive.
Ho trovato uno stimolo per continuare a cercare e per sperare in nuovi salti in avanti. Siamo solo all’inizio.
La conclusione è che alla prossima perdita che subisco mi candidano direttamente al Premio Pulitzer.
Sto scherzando ovviamente. Non voglio mancare di rispetto alla morte, ci mancherebbe.
La morte è un’educatrice serie che va capita, affrontata ma che soprattutto va superata.
Nessuna delle persone che mi hanno “lasciato” avrebbe voluto sapermi affranta o peggio ancora a lamentarmi per quanto è successo.
Se c’è una cosa che ho appreso è che camminando per quanto ardua sia la salita, prima o poi si arriva in cima.
Il nome
Trovare il nome per una cosa è molto difficile.
Soprattutto se vuoi colpire nel segno, se riponi grandi speranze e tempo in questo progetto.
Non volevo allontanarmi troppo dal nome originale e non volevo una cosa impronunciabile o che non centrasse nulla con i libri.
Quando mi sono trasferita a Barcellona, il mio allora fidanzato, mi regaló un cactus di pezza come buon auspicio per il mio nuovo ufficio.
È normale che quando uno pensa guardi per aria e a forza di guardare e cercare nomi mi ero convinta che il cactus in un qualche modo dovesse centrare qualcosa.
Guardavo il cactus e poi i libri posti di fianco, come placidi sudditi in attesa di eseguire gli ordini di un re.
Da qui la folgorazione del Re Cactus che domina sui volumi del reame (camera mia). L’associazione di idee è venuta da sé.
Il cactus sarebbe stato il logo e anche il Re – censito, ovvero il censore, il depositario, il registratore delle mie letture.
Mettendo insieme le parole è diventato 6 – Re – censito: 6recensito!
Et voilà! Questa è tutta la storia dalle origini ad oggi ed è in parte anche la mia che da dietro le quinte provo a dar voce ai desideri del Re Cactus.