Charles Dickens: vita, curiosità e libri da leggere

Charles Dickes nella mia testa è un signore barbuto che assomiglia un po’ a Marx e un po’ a Babbo Natale.
Inutile dire che non ricorda né l’uno né l’altro.

Dickens nasce in Inghilterra nel 1812, secondo di ben otto figli, fin da piccolo sviluppa una predilezione per la lettura, dovuta probabilmente anche i frequenti viaggi che affronta con la famiglia.
Le letture di Defoe, Fielding e Don Chisciotte sono compagni fedeli e ottimi appigli per sviluppare una fantasia in crescita.

Le impronte fondamentali

A dodici anni però il giovane Charles è costretto a trovare un lavoro come manovale in una fabbrica di lucido da scarpe, sfruttato e sottopagato come moltissimi bambini di allora, per far fronte alle necessità della famiglia dovute all’incarcerazione del padre per debiti.

La sua esperienza diretta come lavoratore, le difficoltà familiari e il contesto di un Inghilterra in forte espansione, segneranno per sempre la sua vita e ovviamente la sua immaginazione. Un esempio?

Le avventure di Oliver Twist, fu il secondo romanzo pubblicato da Dickens nel 1837 e anche uno dei più conosciuti. Fu, in assoluto, il primo romanzo in lingua inglese ad avere come protagonista un ragazzo.  Il romanzo racconta, con un linguaggio comprensibile a tutti, i difetti più grandi della società inglese: lo sfruttamento minorile, la povertà, la ribellione, i maltrattamenti che spettano ai bambini negli orfanotrofi.

Un vero romanzo di formazione e denuncia sociale che si allontana molto da quell’aura di romanticismo tipica dell’età vittoriana.

Non solo la vita dura dei lavoratori sfruttati rimanda alla vita personale di Dickens, anche la sua vita privata, tutt’altro che tranquilla, ritorna in molti degli scritti.
Come nel caso de Le due città, un racconto che fa la spola tra Parigi e Londra attraverso la storia di diversi protagonisti. Da un lato la persecuzione di un ex aristocratico francese durate la Rivoluzione e dall’altro la storia di un avvocato inglese che cerca di redimere la propria vita per amore di una donna il cui padre è ingiustamente imprigionato.

La fama cresce

Dopo il grande successo di Oliver Twist, la carriera di Dickens prende letteralmente il volo, la sua fama arriva fino in America, poi Italia, Svizzera, Francia.
Sono gli anni di David Copperfiel e appunto de Le due città, che con 200 milioni di copie vendute nel mondo, rimane ancora oggi uno dei libri più venduti di tutti i tempi.
Muore a 58 anni nel 1870 per un emorragia celebrare dopo aver avuto a sua volta: 8 figli, una moglie e una giovanissima, quando tenace, compagna per la quale lascerà il tetto coniugale nel 1855.

Il canto di Natale

Il canto di Natale, che io fino ai 10 anni pensavo fosse di Topolino, è una raccolta di racconti riunita sotto il titolo di The Christmas Book, realizzata da Dickens tra il 1812 e il 1870.

Il Canto di Natale, fa parte di questo volume. Una storia di fantascienza che ha come protagonista un Ebenezer Scrooge: un uomo d’affari cinico e senza cuore che rifiuta tutto ciò in cui non vede un guadagno.
La vigilia di Natale, irritato per la chiusura forzata della sua attività, maltratta tutti quelli che gli stanno a tiro: il suo impiegato, i poveri per strada, suo nipote.
Giunto a casa, solo e di cattivo umore, trova ad attenderlo lo spettro di Jacob Marley che lo sgrida per la sua condotta riprovevole e lo invita a migliore il suo stile di vita o si troverà come lui a vagare per l’eternità con il peso delle catene che si era guadagnato con la sua bramosia di denaro.

Gli fanno visita anche gli Spirti del Passato, del Presente e del Futuro he gli mostrano la sua vita di allora, circondata dagli affetti dei suoi cari a cui lui aveva rinunciato per inseguire il denaro, il presente come le persone intorno a lui stiano preparando il natale e come lo prendano in giro per la sua avidità e infine il suo futuro abbandonato da tutti.

E’ sempre il momento di regalare un classico, soprattutto se come in questo caso parliamo di libri adattabili a tutte le età, che si leggono con piacere e perchè no, colgono anche l’occasione per trasmettere degli spunti di riflessione interessanti.

Nessuno è inutile in questo mondo se è capace di alleggerire i pesi di un altro uomo.

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