I 10 comandamenti revisionati.
Certo mettere mano ai 10 comandamenti non è cosa che possono fare tutti. Riscriverli con una propria interpretazione, accettando l’ipotesi di un fulmine divino, ancora meno.
Lo fa Mike Papa nel suo decalogo semplice, un libro di 10 racconti, ognuno con un rimando ad un comandamento: Non avrai altro produttore all’infuori di me, Non evocare il nome di Dion in vano, Non desiderare la roba che non conosci, ecc..
Il protagonista è un Abramo dei giorni nostri, o più semplicemente Rocco Raspa, un imbianchino solitario che vive con il gatto Babbo, frequenta il bar Tradicional, e si guadagna da vivere grazie ai lavori che gli procura suo zio Nello mezzo mafioso, solo mezzo.
Rocco è protagonista di diversi episodi che vanno dal comico al grottesco, animati di volta in volta da personaggi che sfiorano il surreale.
Capisaldi di quasi ogni capitolo: il nipote muto Giuseppe Maria, la sorella Rachele, lo zio Nello e Abramo il proprietario del Tradicional, la bella Amelia e il gatto Babbo.
Attorno a loro si costruiscono scene: dall’ apparsa del locale “La donna di Quori” (è proprio Quori con la Q) che promette a ciascuno di visualizzare i suoi desideri, al sequestro del protagonista alla pompa di benzina, fino allo smascheramento di un caso di pedofilia.
Rocco potrebbe essere l’anti eroe per eccellenza: squattrinato, solo come un cane con un gatto, empatico e volgare ma dalla parte dei più deboli a suo modo: con una Beretta di plastica nello zaino.
Non credo che Abramo (quello della Bibbia) si sarebbe espresso nella stessa maniera, suppongo che con i francesismi di Rocco, ad Abramo si sarebbero frantumante le tavole della legge in mano, tuttavia è un libro originale che ti fa avvicinare al protagonista, sicuramente meno biblico ma certamente più terrestre. Reale.
Ogni tanto forse tutti noi vorremmo essere Rocco Raspa.
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