59.
Un altro lunedì. Qui a Barcellona oggi è festa, è San Giovanni. Quindi oltre ad essere lunedì, devo anche fare i conti con quelli che oggi sono in ferie mentre io lavoro. Cioè tutti.
Siccome il primo giorno della settimana è sempre il più difficile, ho deciso che oggi è il giorno giusto per pubblicare una recensione di un libro che ho letto la settimana scorsa, dal titolo tutt’altro che leggero: i 10 peccati capitali del marketing.
Bam.
Altra aggiunta al lunedì, stamattina a colazione ho fatto una riflessione su due eventi, assolutamente scollegati tra loro, che mi hanno fatto sentire vecchia. Va bè dai non vecchia vecchia, ma in preda a quelle sensazioni che ti fa dire: io c’ero già!
- Ieri sera abbiamo iniziato a vedere la mini serie dedicata Chernobyl che racconta l’incidente avvenuto nella centrale nucleare il 26 aprile 1986.
Le puntate sono, sotto un profilo cinematografiche, eccezionali. Narrazione, cast, fotografia magistrali. Talmente realistico da lasciare di stucco, soprattutto perchè parliamo di storia contemporanea, di 33 anni fa, di una contaminazione radioattiva con conseguenze che lasciano poco all’immaginazione.
Io c’ero. Avevo 1 anno e qualcosa, però c’ero. - Stamattina mentre facevo colazione ho letto questo articolo di Vanity Fair: Le lezioni che abbiamo imparato da Forrest Gump, 25 anni fa. 25 anni fa?!
Non so voi, ma a me fa uno strano effetto sapere di aver assistito, anche solo indirettamente, a fatti storici che il mondo ricorderà per sempre. Ora forse non è il caso di Forrest Gump, ma sicuramente lo è per la caduta del Muro di Berlino, per il disastro di Chernobyl, per le Torri Gemelle.
Qualche anno fa pensavo che fosse una prerogativa esclusiva dei nonni quella di aver assistito alla Storia. Adesso mi rendo conto che invece siamo tutti protagonisti degli eventi, potenziale pubblico di catastrofi o invenzioni che narreremo ai nostri nipoti.
Quanta saggezza in questo lunedì di festa per gli altri.
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