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Mangiare secondo natura, molte volte è una moda credo. C’è il periodo della dieta al limone, quella delle sole verdure verdi e altri immaginifici percorsi alimentari dai risultati, dicono, miracolosi.
Ieri sera avevo voglia di mangiare del cibo crudo, complice sicuramente la necessità di entrare nel vestito da sposa tra 2 mesi, non posso tendere troppo la mano ai tanto soddisfacenti carboidrati e ho letto che masticare aiuta a far passare la fame.
Così mi sono detta che ruminare vegetali poteva essere una buona soluzione. Ho preparato una signora cena di cui allego un’immagine esaustiva:
trovo che, in maniera diversa da come cantava De Andrè, “più che l’amor potè il digiuno”, qui più che il gusto è il colore che rende tutto più appetibile.
Ad ogni modo in questo mix di vegetali: carote, peperoni, ravanelli, asparagi, fave la cosa che mi ha sorpreso di più è l’acqua di asparago.
Ovviamente non l’avevo mai bevuta prima ma ho letto, che bere l’acqua di cottura degli asparagi avrebbe dei poteri depurativi molto potenti.
Ho creduto che potesse valere la pena fare un tentativo. Bè mi è piaciuta moltissimo! Rispetto ai poter depurativi non ne ho la più pallida idea, l’antipatico effetto collaterale della “pipì che puzza” è assolutamente mantenuto, altro non so dirvi. Ma crediamo al celeberrimo “puliti dentro e belli fuori”, anche se ho preso sonno molto tardi e mi sono svegliata 5 minuti prima di iniziare a lavorare, quindi sul “belli fuori” oggi avrei qualcosa da ridire.
Tornado alla natura per un momento, penso che non ci sia giorno migliore di mangiare cruditè se non il primo giorno di primavera. Tutto è così potente, che mangiare una bistecca o una pasta al pomodoro sembra un insulto al creato. Credo che lo sappiano bene i verdurieri, o almeno quello sotto casa mia sicuramente, che vende i kiwi a 6 € al kg!
Diciamo, che oggi è il giorno delle frasi fatte: se bella vuoi apparire, un po’ devi soffrire… economicamente sicuramente!
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